Anno di produzione 2015
Lo spettacolo racconta le vicende fantastiche di un uomo vissuto da sempre nello stadio National di Santiago del Cile. Sarà la sua voce ad accompagnare gli spettatori in un excursus che parte dal ’62 con la partita di calcio Cile-Italia, definita la “battaglia di Santiago”, … fino al colpo di stato dell’11 settembre del 73 in cui nell’Estadio National furono rinchiusi centinaia di giovani e militanti politici avversi a Pinochet.
Uno spettacolo da vedere e da ascoltare apprezzandone la musicalità di voce e strumenti che interverranno nel percorso narrativo.
Anno di produzione 2009
Lo spettacolo narra le vicende del Piccolo Principe attraverso narrazione e canzoni cantate in scena dal vivo dal gruppo musicale Sulutumana.
Dopo numerose date lo spettacolo fa scaturire la pubblicazione del terzo CD musicale da parte di TeatroGruppo Popolare in collaborazione con i Sulutumana.
Il laboratorio scolastico che ne scaturisce è stato effettuato in più di trenta scuole della Provincia di Como.
Anno di produzione 2012
Un “train de vie” (treno per la vita), acquistato e rimesso insieme pezzo dopo pezzo da una comunità ebraica di un piccolo villaggio dell’Europa Orientale per sottrarsi alla deportazione e fuggire verso la Terra Promessa viaggia su due binari: la speranza e la follia. In un mondo fatto di oscuri presagi, quale quello che incombe su questa piccola e pacifica comunità, forse è necessaria una buona dose di follia per continuare a sperare…
Anno di produzione 2011
“L’orchestra è un mondo… ognuno contribuisce con il proprio strumento… con il proprio talento… per il tempo di un concerto siamo tutti uniti e suoniamo insieme… nella speranza di arrivare a un suono magico e all’armonia…”
Tredici attori in scena alle prese con una storia tratta dal film Le concert di Radu Mihaileanu, cui hanno felicemente assistito milioni di spettatori nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
Anno di produzione 2012
La vicenda di Cirano, resa immortale dal bellissimo testo di Edmond Rostand, qui viene trasportata ai giorni nostri, e ricostruita adesso totalmente laddove trova solamente inizio nel racconto che ce ne ha fatto in passato il drammaturgo francese: in un teatro…
Un atto d’amore per il teatro, dunque.
Anno di produzione 2003
Lo spettacolo pur essendo pienamente teatrale vive soprattutto di cinema, andando a scavare nell’immaginario collettivo per riportare alla memoria alcune tra le scene più classiche della cinematografia mondiale.
Altro richiamo fondamentale è il mondo del musical, che fa muovere le attrici nel ruolo di suore in coreografie inaspettate e originali.
Anno di produzione 2004
Alcune delle fiabe raccolte da Italo Calvino hanno accompagnato l’esistenza dei nonni, a volte dei padri, e sono arrivate fino a noi ancora intatte, tuttavia ancora ingenue, come quel mondo che narrano. Ingenue, ma anche crudeli, quantomeno crude: vita, morte, deformità… tutto è raccontato senza perifrasi, purché si possa finire felici e contenti.
Anno di produzione 2011
C’era due volte il barone Lamberto recita un famoso racconto di Gianni Rodari, ma per noi c’era due volte lui, l’autore e il pedagogo probabilmente più importante del secolo scorso.
E’ nel 2011 che decidiamo di riconoscere con uno spettacolo l’importanza del grande maestro Gianni Rodari. Per questo nasce lo spettacolo C’era due volte GR, che divertendosi cerca di raccontarne e cantarne lo spirito.
Anno di produzione 2009
Uno spettacolo dedicato agli ultimi, nello sport come nella vita: in fondo gli ultimi sono quelli che vivono di più le cose: partono insieme agli altri, ma arrivano dopo. Volendo, si godono di più il viaggio, mentre i primi l’hanno bruciato in fretta. Gli ultimi sono troppo grassi, o troppo magri. Sono qualcosa in eccesso, hanno qualcosa in più. Dice: “Beati gli ultimi perché un giorno saranno i primi”. Non sia mai! In fin dei conti gli ultimi sono quelli che guardano le spalle degli altri, anche di quelli che se la danno a gambe, che scappano. Gli ultimi no, capiscono sempre troppo tardi che è ora di scappare. Gli ultimi sono toccati dal dio, sanno inciampare nelle loro stesse gambe, arrossire fino a sentire la pelle sfrigolare, balbettare con un ritmo reggae e partono in levare. Sono educati, e la loro educazione viene sempre presa sul serio. Sanno dire “… La prego” e fare posto. I primi non rifiutano mai, sono bastardi.
Anno di produzione 2013
Neve è il racconto di un amore vissuto nelle lontane terre del Giappone e che ci viene consegnato integro, disperato e tenero nonostante la distanza e il tempo, proprio come un seme che riposi sotto la coltre invernale e germogli alla prima avvisaglia di sole.
Dieci attori recitano davanti al pubblico il testo dell’intero romanzo imparato a memoria, prediligendo la parola, come previsto dal progetto “Uomini-libro”.
Dal 2014 lo spettacolo viene portato in scena in completa oscurità, dando avvio al nuovo progetto “teatro al buio” della Compagnia. La messinscena ha così negato per la prima volta nella città e provincia di Como l’uso della vista da parte del pubblico a teatro, privilegiando il senso dell’udito e rafforzando l’uso dell’immaginazione nello spettatore.