Anno di produzione 2013
L’intento dello spettacolo, per cui sono state scritte alcune canzoni originali che rispecchiano la struttura narrativa della vicenda del burattino di legno, è quello di condurre adulti e bambini a una visione panoramica dall’alto del loro stesso mondo, delle paure e delle soluzioni proposte dalla morale e dalla cultura sociale in cui vivono, come hanno vissuto i propri padri.
Lo spettacolo fa scaturire la pubblicazione del quinto CD musicale da parte di TeatroGruppo Popolare in collaborazione con i Sulutumana.
Anno di produzione 2007
C’è uno spettacolo che racconta di uno zingaro. Oggi che gli zingari vengono più che mai dileggiati. E’ uno spettacolo che parla di campi di concentramento. Oggi che si vuole negare persino la memoria di quei momenti bui. C’è uno spettacolo che grida il suo stupore.
In scena due narratori che con il contributo di canzoni originali alternano parola e musica. Impersonano due zingari che al suono della fisarmonica cercano elemosina, con ironia e imprevedibilità. Davanti a un pubblico riottoso giocano la sfida di raccontarsi in cambio di una moneta, disvelando “i segreti del mestiere” e le peripezie di una dinastia che ha come segno distintivo un grosso neo a forma di farfalla, simbolo di una libertà che non vogliono cedere.
Anno di produzione 2015
Il teatro esiste da sempre. Più o meno esisterà per sempre. Evolve, si modifica, si adatta ai tempi, quando è veramente bello i tempi li adatta a se stesso. Così è per i giochi. Le bambole, ad esempio, ci sono da sempre, come contributo affettivo. Più o meno esisteranno per sempre, evolvendo, modificandosi, adattandosi ai tempi e raccontandoli assumendoli addosso.
E allora li abbiamo messi insieme, teatro e bambole. Non è la prima volta, e tra le tante la più giustamente nota è quella del “cerchio di gesso del Caucaso” di Brecht. Nel nostro caso tuttavia le abbiamo rese protagoniste.
Anno di produzione 2008
Spettacolo selezionato da Artevox nel 2008 per ricordare la data del 9 maggio ’78, giorno in cui coincisero tristemente la morte di Peppino Impastato e quella di Aldo Moro.
Un impossibile incontro tra Aldo Moro e Peppino Impastato, uno statista ucciso dalle Brigate Rosse e un ragazzo politicizzato ucciso dalla mafia. Uccisi lo stesso giorno, il 9 maggio 1978. Un dialogo mai avvenuto, ma in realtà molto probabile, reso possibile dalle lettere del primo e dalle registrazioni radio del secondo. Una ribellione al terrorismo e alla mafia.
Anno di produzione 2014
Il 28 giugno 1914, con l’assassinio di Sarajevo, ha inizio la Prima Guerra Mondiale.
TA PUM si occupa di mettere in scena, attraverso la rielaborazione di stralci di lettere dal fronte, racconti vissuti, canti dell’epoca il vissuto di alcuni di quelli che soprattutto hanno aspettato il ritorno di un amato, un fratello, un congiunto, e hanno continuato ostinatamente ad aspettarlo anche quando il suo nome è stato scolpito sul marmo.
Anno di produzione 2013
Lo spettacolo narra le vicende di due coriandoli. Uno ha paura di volare, ha le “lentiggini”. L’altro avrebbe voluto essere un aereoplanino di carta. Sono all’interno del sacchetto che tra un po’ li vedrà protagonisti, insieme ai mille già lanciati, del Carnevale. Sono inesperti, cercano di immaginare cosa potrà loro succedere quando la mano di un bambino li stringerà e li getterà in aria. Per prepararsi si danno reciproche, approssimate lezioni di volo. Si affacciano sul bordo della nuova vita, proprio come un cucciolo di animale o di uomo. Attenti, adesso tocca a loro…
Anno di produzione 2008
Il progetto prende spunto dal romanzo di K. Bruckner Il gran sole di Hiroshima, e segue la vicenda vissuta di una ragazzina che è diventata simbolo della sofferenza e della rinascita di quel troppo vasto numero di persone soggette alla prima bomba atomica.
Sadako è il nome della bambina la cui statua oggi campeggia a Hiroshima mentre solleva un airone di carta, simbolo di lievità nella tragedia, quella stessa lievità che, nonostante il tema, il progetto si propone di usare come metodo di approccio per la conoscenza del fatto da parte di tutti.
Dallo spettacolo origina un laboratorio che in collaborazione con il Csv di Como gira per molte scuole della provincia di Como.
Anno di produzione 2015
Nel 2015 Dante Alighieri compie settecentocinquantanni. Tantini, all’apparenza. Sappiamo tutti che i Grandi sono immortali, ma taluni tra di loro rimangono anche giovani. E Dante è il primo tra tutti, per questo ci è piaciuto dedicargli uno spettacolo in cui immaginiamo che i due protagonisti siano due bambini. Li guardiamo fare svariati giochi e con questi condursi e condurci attraverso quei luoghi altrimenti ostili dell’Inferno di Dante. Lo facciamo con leggerezza, come merita l’infanzia, e sorridendo. E Dante, il primo tra tutti, ci perdonerà.
Anno di produzione 2015
Un bambino da solo cammina nel deserto, in fuga dalla guerra in Siria. Si chiama Marwan e ha 4 anni. Una fotografia, pubblicata su tutti i giornali del mondo, lo mostra mentre trasporta una pesante busta di plastica, piena delle sue cose, mentre viene soccorso dai funzionari Onu al confine con la Giordania.
Lo spettacolo racconta di una bambina amica di Marwan, che segue il suo cammino a distanza di qualche giorno perché vuole prendersi cura di lui, della sua sete, perché ne vuole condividere il destino. Nello spazio immenso del deserto la bambina si racconta le storie che insieme si raccontavano…
Anno di produzione 2014
Uno spettacolo che ha uno sguardo stupito su quanto avviene intorno al fenomeno dell’emigrazione, ma soprattutto su come avviene. È il punto di vista di una persona comune, inizialmente mal disposta a sovrapporre alla sua condizione quella ancor più disagiata di chi arriva con lo stomaco vuoto e un’alta percentuale di volerlo riempire a suo discapito. È il punto di vista di una persona che viene suo malgrado proiettata in un mondo che pareva appartenere alle fiction televisive e che invece si concreta in tutta la sua crudezza intorno a sé.
E’ la storia di un’amicizia.